Aiuto Emergente #1: Andrea Ventura

 

“Aiuto Emergente” è un titolo che in realtà significa due cose, da una parte significa appunto il bisogno di un aiuto rapido e immediato.

Dall’altra parte invece è uno spazio dedicato agli autori emergenti dagli autori emergenti. Infatti grazie ad alcuni consigli di autori più navigati  gli autori emergenti e i non scrittori possono  ricevere qualche informazione utile da persone del settore , ma con vasta esperienza alle spalle. Nella prima puntata di oggi i consigli sono quelli di Andrea Ventura  i quali libri sono davvero bizzarri poiché i protagonisti sono oggetti inanimati come la pasta o le note musicali.

Ecco a voi i consigli di Andrea Ventura:

Ci hai impiegato mesi, forse anni. Non hai saputo come cominciare, il foglio bianco è rimasto tale per tanto, troppo tempo. Poi, d’un tratto, l’idea. Le idee. E, magicamente, hai scritto un libro, con tanto di parola fine.
Cosa fare, dunque? Ci sono vari step, prima di pubblicare. Quella che ho in mano adesso, per quanto siano trecento pagine di libro, è solo una prima bozza. Non confondiamo, mai (e ripeto mai) la prima bozza da un libro.
La prima cosa da poter fare è mettersi a correggere. Questo va bene farlo anche da soli, dopo aver lasciato riposar il romanzo per un ragionevole lasso di tempo. In seguito, si può proporlo alle case editrici, che si occuperanno dell’editing vero e proprio. Si dividono in quattro categorie:

  • Editrici a pagamento. Da evitare, perché sono poco più di una stamperia e ti pubblicano a prescindere, dietro pagamento, di base molto salato. È come se dovessi pagare per lavorare. Assurdo, no?
  • Editrici a doppio binario. Ti offrono un contratto gratuito in linea di massima, ma ci sono alcuni aspetti che tocca all’autore compiere. Fra questi, versare un contributo. Attenzione dunque a cosa firmare.
  • Editrici free. Quelle che dovrebbero essere tutte. Non chiedono contributi economici all’autore, ma, a meno che non siano le big (Feltrinelli, Mondadori, Salani, ecc), non hanno la potenza economica per poterti offrire un’adeguata copertura pubblicitaria. Magari puoi anche presenziare a qualche fiera, ma poco altro. Anche qui, attenzione a cosa firmare.
  • Esiste anche il self publishing, il cui tutto è a carico dell’autore. I guadagni sono elevati perché il tuo unico partner è Amazon, che chiede solo una piccola percentuale sui ricavi. Tuttavia le spese dell’editing e dalla copertina sono a carico dell’autore, che quindi diventa la casa editrice di se stesso e deve seguire, passo dopo passo, l’evoluzione del proprio libro.

Esistono dunque quattro sentieri, ognuno dei quali ha i suoi pro e i suoi contro. Per un’idea migliore su quali siano le CE (case editrici) da prendere in considerazione, esistono gruppi Facebook in tal proposito e il forum Writer’s Dream, che si impegna da anni a catalogarle tutte.
Quello della letteratura non è un mondo facile. L’Italia, paese di scrittori da sempre, è oggi più scrittore che lettore e basta andare a vedere quante persone hanno pubblicato un libro per rendersene conto.
Se anche questa è la tua strada, assicurati che il tuo romanzo sia qualcosa di vero, autentico, sincero, che abbia qualcosa che tutti gli altri non hanno.

Alla prossima!

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