Detective Conan #27 di Gosho Aoyama

 

Benvenuti in una mia nuova recensione a tema manga!

In questo ventisettesimo volume di Detective Conan veniamo catapultati in tre casi totalmente differenti. Nella prima storia Goro viene accusato di un crimine che non ha commesso. Grazie all’intuito di Conan e della moglie di Goro, Eri, il vero colpevole verrà a galla. Nella storia successiva invece assistiamo a un crimine in una sala giochi. L’ultimo caso invece vede al centro della casi la love story fra i due poliziotti Sato e Takagi.

Parlare de ventisettesimo volume del manga di Detective Conan non è una genialata (anche se in realtà ogni volume racconta casi diversi e ogni tanto si prosegue con la storia principale). Però volevo dedicare una sorta di “recensione” a questo volume perché alla figura del piccolo detective Conan sono un po’ legato. Ovviamente analizzerò anche alcuni aspetti che mi sono piaciuti e che non mi sono piaciuti di questo volume edito Star Comics.

Inizio questa recensione parlandovi brevemente dei miei pareri su questo volumetto di “Detective Conan”. Leggere i casi di Conan è sempre bello perché riesce a coinvolgerti e a intrattenerti per qualche oretta. È proprio questo il grande pregio di questa serie infinita di manga. Gosho Aoyama e i suoi collaboratori creano ogni volta sempre casi intriganti, mai noiosi e mai banali. Sono capaci di creare casi complessi che mettono il lettore a dura prova il lettore, anche quello più esperto nel risolvere i crimini che legge nei libri. I casi che Conan risolve sono intrigati come quelli scritti da grandi autori del genere come quelli di Doyle e della Christie. Il problema di questa serie è che secondo me alla lunga stanca davvero molto. Questo perché in un volume non vi é un solo caso,ma poi casi che alla fine risultano un po’ troppo ripetitivi e noiosi.

Concludo questa “recensione” parlandovi brevemente di quello che per me è la figura di Conan Edogawa. Conosco il manga, ma soprattutto l’anime di “Detective Conan”, grazie a mia sorella Laura che ne era davvero una fan (tuttora ha molti volumi del manga e quando siamo andati in vacanza in Giappone ha preso qualche gadget a tema). In qualche modo è stata una figura rappresentativa per la mia infanzia, in qualche modo sono cresciuto un po’ con le sue storie e i casi che risolveva. In qualche modo, se non in modo stretto, sono molto legato a tutti i personaggi che compongono il cast dell’anime e del manga.

Alla prossima!

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