A voi che vi siete arricchiti con la mia pelle chiedo solo che pensiate ai miei funerali. Vi saluto spezzando la penna
Così Salgari “saluta” il suo editore prima di suicidarsi,usando un rasoio per tagliarsi la gola e per squarciarsi il ventre. Lo stringe nelle sue mani, proprio come avrebbe potuto fare uno dei suoi amati personaggi, e i suoi occhi sono rivolti al sole che sorge. Ma come mai Salgari, noto romanziere dell’avventura si è suicidato, mica era famoso? Se lo volete scoprire venite insieme a me alla scoperta di questo scrittore che ha fatto la storia della letteratura italiana.
Innanzitutto volevo avvisarvi che questo articolo è stato creato per la giornata mondiale del libro in collaborazione con altri blog/canali youtube e mille altre cose.E qui potete vedere l’evento!
Infatti proprio oggi il nostro amato avventuriero morì; e corrono così 107 anni dalla sua triste scomparsa.
Prima di parlare della sua morte e doveroso partire dall’inizio della sua storia, ovvero quando nacque.
Salgari nacque a Verona nel 1862 da dei commercianti dei tessuti a Verona.Venne battezzato nella chiesa di S. Eufemia. A partire dal 1878 studia al Istituto Tecnico e Nautico “Paolo Sarpi” di Venezia, ma non ottenne il diploma per diventare capitano della marina come avrebbe voluto. Al secondo corso abbandona gli studi e torna a Verona per intraprendere l’attività giornalistica.Salgari esordì come scrittore nelle appendici dei giornali.La sua prima opera fu, I selvaggi della Papuasia, pubblicato sul giornale La Valigia. E’ su il giornale veronese La nuova Arena che però Salgari ottiene un enorme successo, infatti su questo quotidiano pubblica il romanzo Tay-See,diventato poi La Rosa del Dong-Giang,ma l’opera che pubblica su questo giornale e che lo porta al successo è La tigre della Malesia, nonostante il successo non ebbe un ritorno economico significativo.
Sono un vinto: non vi lascio che 150 lire, più un credito di altre 600 che incasserete dalla signora…
Molte tragedie hanno colpito Emilio stesso,per esempio anche sua madre andò i manicomio, oppure suo padre si suicidò; accaddero molte disgrazie anche dopo la morte di Salgari, infatti tutti i figli che ebbe da Ida morirono, tra cui Omar si suicidò buttandosi giù da un palazzo e sua moglie morì nel manicomio; una piccola curiosità degna di nota è che Salgari venne raffigurato in una figurina in un album della Panini dedicato agli Uomini Illustri, questa figurina che a differenza di quelle moderne si attaccava con una colla apposita chiamata Coccoina, e sul retro (la parte che veniva incollata) recitava le seguenti parole:
Emilio Salgari (1863-1911) – Romanziere veronese, ha rielaborato nei suoi libri, con fertile fantasia, le impressioni ricevute nel corso della carriera di marinaio, con l’aggiunta di favolose avventure di pirati. Fra i suoi personaggi il più famoso resta Sandokan, mezzo guerriero e mezzo pirata, detto “La Tigre della Malesia”. Nonostante il successo visse in miseria e morì suicida.
Voglio concludere questo articolo di approfondimento sulla vita di Salgari lasciandovi l’intervista a suo figlio Omar conservata da Rai Storia e Rai Teche, basta che cliccate qua!
Vi saluto, nella speranza che questo articolo vi sia piaciuto! Commentate pure ^^
Eros
Grazie
Articolo molto interessante!