Heartstopper: Volume 2 di Alice Oseman

 

Oggi vi parlo del secondo volume di una grapich novel molto amata da molti bookinstagrammer e chi più ne a ne metta. Sto parlando del secondo volume di Heartstopper.

In questo secondo volume di Heartstopper ritroviamo i due protagonisti Charlie e Nick alle prese con il lotto tenero amore. Nick però dopo aver baciato il suo migliore amico Charlie non sa se sia omosessuale o qualcos’altro. In questo secondo capitolo di questa serie di fumetti lgbt affronteremo il tema della bisessualità e del coming-out di Nick.

Che dire follettini e follettine sono l’unico sulla faccia della terra a cui questo secondo volume di Heartstopper è piaciuto meno rispetto al primo. Sono pronto ad esser insultato e linciato dalla comunità di Bookstagram (Fate del mio corpo ciò che volete). Voglio spiegarvi però perché ho gradito meno questo volume con questa recensione che state leggendo.

I motivi per cui ho preferito il primo volume rispetto al secondo sono principalmente due che però si possono riassumere in un unico punto, ovvero che ho trovato questo secondo volume troppo ovattato. Nel primo volume assistevamo a una storia che già era a livelli di diabete alle stelle. Ecco per capire com’è il libro successivo vi basta elevare alla potenza di 100 questo fattore zuccherino. Ho trovato a tratti questa dolcezza sia gradevole,ma anche stancante, molte volte ho pensato “Si vabbè però anche meno grazie”. Ho trovato e il titolo talmente edulcorato che se nel primo la coppia tra i due protagonisti mi piaceva davvero molto in questo secondo mi stavo quasi sfracassando i marron glacé con Nick e Charlie.

Un’altra cosa che ho trovato estremamente edulcorata è la trama stessa. Se nel primo volume venivano trattate in maniera egregia le tematiche lgbt+ e non in questo secondo volume di Heartstopper troviamo la tematica del coming-out e dell’omosessualità quasi inverosimile. Sarà che l’autrice è di un’altra nazione, ma trovo che la storia sia buttata troppo sul amore dei due, anche quel minimo accenno di omofobia venne “combattuto” con un cazzotto e poi basta. Anzi subito dopo ci dobbiamo assorbire la solita manfrina sull’amore di Nick e Charlie che a una certa mi hanno fatto pensare “Si va bene vi amate tanto, ma anche meno grazie”.

In conclusione ho trovato questo secondo davvero deludente è stato infatti un ammasso di dolcezza senza approfondire bene le tematiche che si era prefissato di trattare. Non me la sento di sconsigliarvelo perché comunque se avete amato il primo potreste amare anche il secondo di questa serie che molto probabilmente non seguirei se non ci fosse il “Reclutamento recensori” da parte della OscarVault (Mondadori). 

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