I diari del limbo di Manlio Castagna, Nova e Lorenzo La Neve

 

Benvenuti in una nuova recensione!

Quello in cui Ottavia si sveglia è un letto sconosciuto dentro una stanza buia e apparentemente vuota. La flebile luce che filtra da una piccola finestra non le permette di distinguere nulla di familiare intorno a sé. La paura l’attanaglia in una stretta inesorabile e per quanto si sforzi non ricorda nulla. Quando i suoi occhi si abituano all’oscurità, scopre con orrore di non essere sola: nella penombra si staglia un vecchio, cieco e con un corvo sulla spalla. L’uomo è lì per aiutarla: si chiama Lugosi ed è il “funzionario dell’accoglienza” della spaventosa fortezza di Haresind. Un limbo eterno e inespugnabile controllato da entità oscure e retto da strane leggi della fisica. Per scampare ai propri carcerieri Ottavia dovrà misurarsi in prove pericolose e risolvere misteri terrificanti insieme a due compagni di sventura, gli amici Tito e Pepi, che l’aiuteranno a liberarsi non solo da quel luogo maledetto, ma anche dalle sue più recondite paure. Insieme verso la rinascita e più forti di prima. Oppure no? 

Su Instagram sentivo parlare spesso dell’autore di questa Grapich Novel, ovvero Manlio Castagna, e quando mi è stata proposta questa collaborazione dalla casa editrice ho colto la palla al balzo e ho deciso di accettare la collaborazione. Quindi eccovi la mia recensione di “I diari del limbo” di Manlio Castagna e Nova con la collaborazione di Lorenzo La Neve per la trasposizione da serie audio a fumetto. 

La lettura di questa Grapich Novel è stata davvero particolare per svariati motivi. Il motivo principale è il senso di inquietudine che la lettura di questo fumetto mi ha lasciato. Un senso di inquietudine particolare perde molte volte avevo un po’ di inquietudine nel leggere, mentre altre volte mi lasciava un senso di apatia totale, non so per quale motivo mi provocava questo dualismo emotivo perché il libro ha tutti i requisiti  per esserlo a partire dalle tavole che seppur non abbiano uno stile di disegno che non gradisco particolarmente hanno la particolarità di essere “colorate” ( cara illustratrice passami il termine un po’ da ignorante in materia) con tre colori principali, ovvero: il verde, il bianco e il nero. Ho gradito molto questa scelta stilistica perché rende la storia cupa. 

Non posso negare che Manlio Castagna, Nova e Lorenzo La Neve non abbiano giocato anche con un altro lato delle mie emozioni. Ovvero quella della tristezza perché parlando del rapporto tra Ottavia e la sorella mi ha toccato profondamente. Questo perché mi sono ritrovato parecchio nel personaggio di Ottavia in quel frangente. Come lei infatti ho anch’io una sorella e come loro due in inverno andiamo in montagna per goderci la neve e per sciare. Vedere quindi il loro rapporto mi ha permesso di empatizzate maggiormente con il personaggio della protagonista Ottavia, cosa che non è successa con gli altri personaggi presenti nel volume. Inoltre quando assistiamo alla morte della sorella sono stato messo a dura prova sul lato emotivo e se non ho pianto è perché mi sono in qualche modo trattenuto. Soffrivo in quella scena perché avendo, come già detto sopra, una sorella ed esserci abbastanza legato assistere a una scena del genere e immedesimarmi è stato davvero distruttivo. 

Tutta la storia viene ambientata in questa storia di limbo detta fortezza di Haresind di cui in realtà non vediamo bene nel dettaglio tutta la sua grandezza, ma assistiamo a una cosa che paragonerei a una sorta di Paese delle Meraviglie dove ogni porta o condotto dell’aereazione porta in un luogo totalmente differente. Mi è piaciuta molto questa cosa perché è stato come entrare in una sorta di trip allucinogeno per i miei standard abitudinari. Nel senso che essendo abituato a cambi di scena classici esser “sballottato” così mi è piaciuto parecchio perché è stata una cosa nuova per me. In conclusione vi consiglio la lettura di questo fumetto? Si, nonostante non sia stata una delle mie letture preferite è un libro che vi consiglio perché è una lettura davvero interessante e coinvolgente che vi appassionerà. Io spero che qualcuno prima o poi acquisti i diritti per farne un cartone animato o una serie televisiva perchè secondo me ha del potenziale anche trasformato in prodotto audiovisivo. 

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