Il salotto del tè: Fabiana Zollo

 

Benvenuti nel primo articolo di questa rubrica oggi vi porto l’intervista di Fabiana Zollo autrice di “ Settemila Caffè”, mentre parliamo potete sorseggiare un tè alla pesca con ghiaccio (il preferito dell’autrice),ma anche un altro tipo di tè!

Foto di Fabiana Zollo (Pagina Facebook)

Innanzitutto benvenuta in questa rubrica dedicata agli autori emergenti ma chi meglio di te si può introdurre ai lettori del sito! Presentati pure.

Ciao, e grazie a te per questa opportunità! Io sono Fabiana, ho ventuno anni e sono la mamma di un bimbo di quasi due anni. Scrivo da sempre, la scrittura per me è come una valvola di sfogo, come una liberazione, una cura. Per me scrivere è come vivere un milione di vite diverse.

Il tuo libro si chiama Settemila Caffè di cosa parla e perché i lettori dovrebbero leggere il tuo romanzo?

Settemila Caffè è il mio primo “esperimento pubblico”, per così definirlo, perché,nonostante io porti avanti la passione della scrittura ormai da anni, è la primissima volta che provo a pubblicare un mio romanzo e questo fa di me, appunto,un’esordiente. Settemila Caffè parla di me, di ciò che sono, che non sono e forse vorrei essere, ma parla anche di coraggio, di amicizia, d’amore, quello più puro e delicato, l’amore ai tempi dell’adolescenza, quando tutto sembra grande e smisurato
ma terribilmente accattivante.

Domanda un po’ sciocca,ma dovevo fartela, cercando in internet il tuo libro per porti le domande ho notato che vi è una canzone di Alex Britti con lo stesso titolo del tuo romanzo, è stata una coincidenza o vi è in qualche modo un legame fra la canzone e il tuo scritto?

Non è affatto una domanda sciocca, anzi! In realtà ogni capitolo del libro si apre con una canzone che in qualche modo si rifà agli avvenimenti narrati. Il titolo, però, è la parte più importante. “Settemila caffè” di Britti è una canzone che ha segnato uno dei periodi più felici della mia vita, mi è stata cantata innumerevoli volte dal mio ragazzo
(mentre cercava di diventare tale!) e si è ben presto trasformata nel caposaldo della nostra relazione, quindi doveva per forza diventare l’insegna al neon di questo mio progetto letterario.

Ritornando al tuo libro, leggendo la trama si può notare che oltre allo spunto amoroso nella storia , vi è un lato umano vero, come mai questa scelta di parlare di una storia reale e non inventata?

Come ogni romanzo che si rispetti, niente è esattamente reale e niente è esattamente inventato. Anche in “Settemila Caffè” c’è un mix di realtà che si interseca con la finzione. Mi sono basata su alcune mie esperienze personali e i personaggi, seppur nella loro semplicità, sono costruiti su veri atteggiamenti, comportamenti,sfaccettature caratteriali sia miei che di chi mi è vicino. Ma, ovviamente, non è tutto reale!

Per te il Settemila Caffè cos’è? E’ solo l’ambientazione del tuo romanzo o è qualcos’altro anche a livello sentimentale?

“Settemila Caffè” era ed è tutt’ora un mio progetto di vita, un insieme di traguardi che spero di raggiungere. E, mentre questo accade, almeno posso ballare!

A chi ti sei ispirata per la scrittura del tuo romanzo?

Ho semplicemente cercato ispirazione in me stessa, nei miei timori ma anche nel mio coraggio, e ovviamente mi sono ispirata alle persone che mi circondano ogni giorno.

Guardando le tue storie di Instagram in questi giorni ho notato che alcuni personaggi del tuo libro, i principali, gli hai immaginati come se fossero attori veri e propri, darti l’immagine di una persona vip o meno vip che sia ti ha aiutata in qualche modo alla stesura del tuo libro?

In realtà mentre scrivevo il romanzo, li avevo immaginati in modo quasi del tutto diverso! Alla fine del libro erano delle persone vere e per questo continuare ad immaginarli non mi bastava più, allora ho cercato di aiutare i lettori ad avere un punto di riferimento visivo.

L’autrice Fabiana Zollo

Un libro per una persona semplice che non è uno scrittore famoso (come Camilleri o Cassanda Clare) è di sicuro un figlio. Per te cos’è il tuo “Settemila Caffè”?

“Settemila Caffè” è la mia creaturina, lo è stata fin dalla prima pagina, l’ho accompagnata nella sua crescita, nel processo di pubblicazione e vedermelo tra le mani è stato di certo emozionante. Non mi sento di poterlo paragonare ad un figlio,ma ci va davvero vicino!

C’è qualche canzone che metteresti durante la lettura del tuo romanzo?

Tutte quelle che ho inserito ad inizio capitolo!

Il tuo libro non è stato pubblicato con nessuna casa editrice,ma in self publishing,come mai questa scelta?

Semplicemente perché volevo darmi questa possibilità, volevo mettermi in gioco per conto mio prima di lavorare con una casa editrice.

A chi consiglieresti il tuo libro?

A chiunque voglia perdersi tra le pagine e assaporare qualche ora di leggerezza.

In ultimo, se dovessi dire in poche righe perché i lettori dovrebbero comprare il tuo libro quali sarebbero?

Consiglierei di comprare il mio romanzo per staccarsi un po’ dalla realtà ed immergersi nella storia di Andrea, di Marazzi e del Settemila Caffè.

Se volete acquistare il suo libro lo potete fare tramite questo link 

Vi saluto, al prossimo tè

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