Il salotto del té: Sara Cremini

 

Oggi ho il piacere di presentarvi un’intervista che è rimasta per un po’ di tempo ferma nella mia email. Ma non potevo dimenticarmene senza postarla qui sul mio blog. Infatti oggi ho il piacere di presentarvi un’altra puntata della mia rubrica “Il salotto del té” dove intervisto autori emergenti italiani. Oggi facciamo due chiacchiere con Sara Cremini.

Benvenuta. Innanzitutto presentati ai lettori di Rubbs Books.


Ciao, sono Sara Cremini, vivo a Gardone Val Trompia, un paesino in provincia di Brescia. Ho 33 anni e lavoro come maestra di scuola primaria. Sono da sempre un’appassionata lettrice, amo molto anche le serie tv, la musica, gli animali e il cibo.Mi piace infinitamente scrivere, per questo ho il grande sogno di poter trasformare questa passione in un vero e proprio lavoro, in futuro, se non altro per potermi concedere il tempo necessario per scrivere come, dove e quanto vorrei!

Il tuo libro è “Nemeria:la seconda rivolta degli orchi”. Come mai hai deciso di scrivere questo libro?


Neméria è un mondo che da molti anni prendeva forma nella mia mente. Ho lasciato che crescesse sempre di più, fino a quando ho sentito il bisogno di iniziare a scrivere le avventure dei suoi abitanti. Lo stimolo mi è stato dato da un’amica, alla quale mandavo per mail i capitoli che scrivevo. La storia, quindi, è nata per tenere compagnia a lei.

Come mai hai deciso di scrivere un libro di genere fantasy? E che rapporto hai in generale con il fantasy (sia nel campo letterario che no)?


Ho scelto di scrivere un libro di genere fantasy perché è quello che amo di più. Mi permette di viaggiare con la fantasia e di scriver cose che non riuscirei a trattare in altri generi letterari. Non solo mi piace scrivere il genere fantasy, ma amo molto anche leggere e vedere serie tv che fanno parte di questa categoria.

Per costruire un buon fantasy bisogna fare in modo che il mondo fantastico che vi è all’interno del libro sia ben studiato e ben studiato. Come hai fatto a creare questa struttura senza che risulti copiata da altri scritti del genere e che risulti efficace? Ci puoi anche parlare (senza fare spoiler ovviamente) di questo mondo fantastico che hai creato?


La prima cose che ho fatto quando ho capito che era arrivato il momento di scrivere, è stato disegnare a mano la mappa di Neméria. Vedere le sue caratteristiche e le sue città “fisicamente” sulla carta, mi ha permesso di crearne gli elementi che lo rendono un mondo diverso dai tanti altri mondi fantastici ideati dalle menti di altri autori o autrici. Sono anche organizzata con un quaderno nel quale ho mille appunti, dalle linee del tempo della vita dei personaggi, a quella generale degli sviluppi storici del mondo stesso. Ho creato alberi genealogici che mi danno la possibilità di conoscere elementi dei personaggi che non necessariamente riporto nella storia, ma che sono fondamentali per scrivere con coerenza.
Per quanto riguarda le caratteristiche di Neméria, è un mondo generato dall’eruzione di un vulcano, che si chiama Nemereme. Questo vulcano ha dato vita anche alla magia del mondo, ma non si sa per quale motivo solo quattro delle cinque razze che lo popolano sono magiche: quelle di maghi, streghe, elfi e nani. Gli orchi, invece, sono anamagici. I due continenti di Neméria sono separati dal Mare di Lava, attraversabile solo a cavallo dei draghi. Questi sono dei piccoli elementi che posso dare, senza fare spoiler.

Che cos’è per te il fantasy e dato che sei anche insegnate quanto credi sia utile ai bambini immaginare posti lontani e altre cose magiche? E come fai durante le tue lezioni a favorire quest’immaginazione ai bambini?


Per me il fantasy è un mezzo attraverso cui uno scrittore può raccontare avventure e trasmettere messaggi, veicolati da elementi magici e irreali. Come dire, si utilizza un linguaggio che ha un proprio codice, che ha regole ben strutturate ma che concede anche di introdurre concetti che non esistono nella realtà. Penso che il genere fantasy conceda davvero di spaziare con la creatività, poiché non c’è mai veramente qualcosa di cui non si può scrivere. Non a caso, credo che sia il genere più utile per formare i bambini e i ragazzi, poiché concede loro di immaginare, volare con la fantasia, ma allo stesso tempo di rintracciare temi importanti. Se racconti ad un bambino che si deve comportare bene per questo o per quel motivo, quasi sicuramente non verrai ascoltato. Se fai si che lo stesso bambino comprenda dei messaggi educativi attraverso una storia e permettendogli di divertirsi mentre impara, allora penso che il messaggio venga introiettato in modo molto più efficace. Se ci pensiamo, in passato venivano utilizzate le favole e le fiabe per educare e per insegnare alle giovani generazioni cosa fosse corretto o meno. Il fantasy per ragazzi, ai giorni nostri, a mio avviso ha lo stesso scopo. Durante le mie lezioni, cerco sempre di stimolare la creatività, sia nella lettura che nella scrittura.

I tuoi alunni sanno che sei anche una scrittrice e come hanno reagito appena lo hanno saputo?


I miei alunni sanno che sono anche una scrittrice e ne sono molto felici. Hanno partecipato ad una delle presentazioni del libro che ho fatto e loro sono molto orgogliosi di avere la dedica fatta dalla loro maestra. Sono sempre molto curiosi rispetto a questo aspetto della mia vita e conoscono la storia di Neméria, chiedono spesso del seguito e vorrebbero degli spoiler, che però io non faccio! Una delle cose più divertenti che mi è capitata è stata vedere la loro reazione alla fotografia inserita in quarta di copertina e che, a loro dire, non ritrarrebbe me. Essendo una foto che ho fatto qualche anno fa, in effetti hanno le loro ragioni per dirlo, ma è stato davvero spassoso vederli giocare a “trova le differenze” tra la mia foto e il mio viso di oggi.

Per ora hai pubblicato soltanto il primo romanzo della serie, ci puoi anticipare qualcosa sui prossimi libri, ovviamente senza dire troppo se no si perde anche il gusto di leggere.


Il secondo libro è terminato, non ho ancora una data d’uscita ma spero di vederlo pubblicato entro la fine di quest’anno. Ho svelato il titolo da pochi giorni, ed è Neméria i demoni del passato. Prossimamente mi dedicherò alla stesura del terzo… e poi si vedrà!

Che cos’è per te la scrittura e che cosa vuoi far recepire al lettore con i tuoi libri?


Per me la scrittura è una forma di espressione che mi permette sia di evadere dalla quotidianità, sia di rielaborare cose mie personali. Ho la speranza di riuscire a trasmettere valori che ritengo importanti, primo tra tutti il rispetto.

Se in qualche poche righe dovessi convincere un lettore di questo sito a comprare e a leggere il tuo romanzo come faresti per convincerlo?


Io penso che Neméria sia un libro che merita di essere letto. Non perché sia il nuovo best seller mondiale, ma perché concede di evadere per qualche ora dalla realtà e di immergersi completamente in una dimensione diversa, nuova. Penso che i lettori potrebbero apprezzare i personaggi, le loro caratteristiche e le dinamiche che si instaurano durante questa avventura. Credo anche che potrebbero apprezzare alcuni messaggi che ho inserito all’interno della storia.

A chi consigli la lettura del tuo libro?


Ai ragazzi di età superiore ai 9 anni, a chiunque apprezzi delle storie magiche, a chi ama immergersi in mondi nuovi, a chi apprezza tematiche come l’amicizia, la forza di volontà, la fratellanza e l’uguaglianza. Insomma, il pubblico di lettori può essere molto variegato, per come la vedo io.

Ringrazio ancora Sara Cremini per la disponibilità! Spero vi sia piaciuta quest’intervista!

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