Il tempo perso in aeroporto di Lorenzo Foltran

 

Benvenuti in una mia nuova recensione!

“Il tempo perso in aeroporto” è una raccolta di 57 poesie divise in tre sezioni: “Giorni senza calendari”, “Sogni interattivi” e “Adesso”. Non è una semplice antologia, ma una raccolta organica nella quale i singoli testi sono organizzati in modo tale da raccontare una storia.

Non sono un particolare fruitore di raccolte poetiche, ma mi capita ogni tanto di accettare collaborazioni perché voglio scoprire di più questa parte della letteratura. E questa mia affermazione la conoscete già se avete letto qualche mia altra recensione di raccolte poetiche o se comunque conoscete un attimo Rubbs Books. Ecco di solito quando accetto una collaborazione per i libri di poesie è perché oltre a scoprire di più su questo genere mi piace capire cosa un componimento poetico di un autore può suscitarmi a livello emotivo. Proprio questa cosa cercavo all’interno delle poesie dell’autore, come faccio anche in altri casi, ma purtroppo non è stato così per questa raccolta. Se all’inizio della lettura pensavo e speravo di emozionarmi in maniera positiva leggendo ogni poesia. Infatti ho ottenuto l’effetto contrario a quello che speravo di ottenere ovvero mi sono annoiato a morte e non ho provato alcuna emozione durante la lettura se non la sola noia di cui vi parlavo. Questa cosa mi è dispiaciuta parecchio perché avendo letto un’altra sua silloge poetica e mi era piaciuta, mentre questa l’ho gradita meno rispetto al primo libro di poesie dell’autore.

In conclusione vorrei semplicemente aggiungere che alcune poesie le ho trovate estremamente lente e lunghe, quasi mi veniva voglia di saltare completamente tutto la poesia. Mi dispiace davvero molto il fatto che non mi sia piaciuta questa raccolta di poesie. Spero però che a qualche altro lettore possa piacere è proprio per questo motivo che non so se consigliarvela o meno.

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