Indizi e silenzi di Alessandro Cerutti

 

Oggi vi parlo di un libro che fa parte di un genere che gradisco molto, ovvero il genere del giallo. Il libro di cui vi parlo è “Indizi e silenzi” di Alessandro Cerutti!

Rita Salati ritorna a prendere il servizio presso il commissariato di Borgo Ferrovia di Torino dopo che le hanno asportato un tumore al seno. Il suo rientro però non può esser tranquillo infatti subito dopo il suo rientro si imbatte in uno strano “suicidio”, la sua caparbietà la porta però ad approfondire le indagini e a farle seguire a ritroso una serie di suicidi che affondano le loro radici nel passato, in una sanguinosa rapina avvenuta molti anni prima e i cui contorni non sono stati mai chiariti.

“Indizi e silenzi” è il secondo volume della collana “Le Vespe” che leggo, il primo è stato “La mossa del gatto”. Devo ammettere che è il secondo libro della collana che ho trovato davvero valido e ben scritto. Infatti ho trovato questo libro ben scritto e strutturato nonostante non mi sia piaciuto come il primo volume di questa collana. Ma andiamo ad approfondire i motivi per il quale mi è piaciuto e per quali invece l’ho gradito meno.

Innanzitutto voglio fare i miei complimenti all’autore per aver costruito una storia del genere. Questo perché è riuscito a creare perfettamente un giallo intrigante. La storia infatti si divide in “due parti”. Nella prima parte siamo nel presente e vediamo la storia di Rita che insieme alla sua squadra indaga su un caso abbastanza misterioso. Nella seconda parte invece facciamo un tuffo nel passato per prender parte a una rapina che promette un grosso bottino in danaro per i rapinatori. Queste due vicende si incrociano tra di loro fino a diventare un tutt’uno per capire cosa sia successo nel presente. Ho trovato questa costruzione dell’autore davvero perfetta e ben congegniata. A tratti il passato mi ha ricordato il colpo che vediamo all’interno della serie televisiva La casa di carta. Soltanto che rispetto alla serie tv spagnola la rapina narrata nel libro è più veritiera e realistica. Questo fatto l’ho trovato davvero lodevole.

Le uniche due cose che invece ho gradito meno sono le seguenti: ho trovato il libro leggermente veloce nel senso che a volte mi sembrava troppo affrettato e veloce. Un esempio di questo mio parere è che le indagini mi sembrano risolte in poco tempo. In realtà credo che questa cosa sia una cosa che ho percepito io, ma che in realtà non potrebbe essere solo un fattore che ho constatato io. Il secondo punto è che seppur ho trovato il libro ben scritto e ben costruito come intreccio e trama ho trovato il libro non troppo esaltante nel senso che pur essendo un buon giallo non l’ho trovato così brillante come altri gialli che ho letto. Ovvero trovo che sia un libro molto godibile e un libro che dev’esser letto se siete amanti del genere giallo, ma non è un estremo capolavoro del genere.

Spero che questa recensione vi sia piaciuta! Alla prossima!

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