Le cicatrici che non ho di Marianna Pizzipaolo

 

 

Benvenuti in una mia nuova recensione!

Questo libro racconta della storia di Nora, Marié, Gabriele e David. Nora è una ragazza misteriosa che è sempre pronta a scappare da tutto quello che la circonda, Marié divisa tra un amore passato per Diego e quello del tormentato presente per David, Gabriele che si trova a vivere una seconda chance dopo aver rischiato la vita ed essere stato salvato da un misterioso angelo, David è un attraente e giovane gigoló che è disposto a cambiare e stravolgere il suo presente e il futuro per la sua amata.
Queste due storie d’amore sono molto differenti tra di loro in quanto quella tra Nora e Gabriele è un amore nato tra le lamiere di una macchina che potrebbe portarsi via Gabriele per sempre se non fosse arrivata lei. Lei,Nora, che da quel tragico giorno non riesce a pensare ad altro se non a quella anima che ha rischiato di perderla ancor prima di conoscerla, ma che in un solo unico istante le è entrate dentro e si è instaurata nel profondo del suo cuore.
In contrapposizione c’è la storia tra Marié e David: la loro storia è una storia tormentata che purtroppo non avrà un lieto fine, non si può scappare dal proprio passato e nel momento meno inaspettato questo ricomparirà per chiedere il conto, il conto in questo caso è la fine di una relazione. Non serve il tempo per riparare il cuore ferito di Marié ma anzi è il contrario e non serviranno le numerose lettere che toccano il cuore di David per rimediare.

Ho trovato leggermente confusionale il libro in quanto certe situazioni il tempo in cui avvengono i fatti è scollegato dal resto del racconto; un’altra cosa che non mi ha reso molto entusiasta è stato il fatto che spesso alcuni passaggi potevano essere scritti in modo meno ripetitivo e con più dialoghi tra i protagonisti.
Penso di essere stata una delle poche persone a cui questo romance non sia particolarmente piaciuto; invece ho apprezzato moltissimo il fatto di avere più storie in un singolo libro e anche che queste siano molto differenti tra loro e che non siano le classiche che storielle adolescenziali a cui sono abituata.
Grazie ai differenti punti di vista si riesce a capire pienamente gli stati d’animo dei protagonisti e capire appieno le loro vite, partendo dall’infanzia fino al presente partecipando con loro alle loro gioie e piangendo insieme nei momenti tristi.
Ammetto che in qualche occasione sono stata invidiosa di Nora e Marié, come tutte sogno di trovare il vero amore ,essere il centro del loro mondo e riuscire a creare qualcosa di bello insieme

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