La corte di ali e rovina di Sarah J. Mass

 

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La rabbia mi era cresciuta dentro come una creatura viva, con un cuore che batteva risuonandomi nella profondità del petto, cullandomi fino a farmi addormentare, per poi scuotermi al risveglio. Volevo vendetta, ma una vendetta repentina, a parte soddisfare la mia rabbia cocente, sarebbe stata inutile. Feyre è determinata a raccogliere il maggior numero di informazioni possibile sui piani di Tamlin e del Re di Hybern che minacciano di mettere Prythian in ginocchio. Per questo si è separata dall’uomo che ama e ha fatto ritorno alla Corte di Primavera. Ma per poter portare a termine il suo piano, dovrà tessere una fitta trama di inganni e tenere a bada il suo desiderio di vendetta. Sa bene, infatti, che un solo passo falso potrebbe condurre non soltanto alla sua rovina ma a quella di tutto il suo mondo. La ragazza sa anche che il Re di Hybern non si fermerà davanti a nulla, perciò, a mano a mano che la guerra si avvicina, dovrà decidere di chi fidarsi e cercare alleati nei posti più inaspettati.

Bentornati nella Corte di Primavera con una Feyre che tenta di uccidere il povero Tamlin dalla mente annebbiata dall’amore per lei e dall’odio di Rhys per avergliela portata via tanto da stringere un’alleanza con il Re di Hybern. Mossa poco intelligente se per riavere la tua ex fai rapire la sua famiglia e la trasformi in Fae, se poi ci aggiungiamo un colpo di fulmine indesiderato è proprio la mossa giusta da fare.Per quanto mi sia mancata la Corte di Primavera sono quasi, ripeto quasi, contenta che Feyre sia scappata e si sia ricongiunta al suo compagno e insieme cerchino un modo ti sconfiggere questo nemico che mi sta distruggendo del tutto Tamlin. Nonostante tutto quello che abbia fatto lo difenderò sempre il Signore supremo della Corte di Primavera e non potete farmi cambiare idea, non approvo totalmente le sue scelte sia chiaro ma capisco il perché lo ha fatto e penso solo che abbia bisogno di qualcuno che riesca a farlo tornare quello di prima e magari ancor più felice.


Man mano che la guerra si avvicina e il nemico sembra inarrestabile i nostri eroi vagano alla ricerca degli alleati più improbabili per cercare di contrastarlo, chi lo avrebbe mai detto che alcuni “cattivi” dei libri precedenti si sarebbero rivelati buoni pronti a combattere contro l’invasore di Prythian e trovare la pace. Anche quando sembra tutto perduto ci pensa Rhys a fare l’eroe della situazione fino a lasciarci quasi la pelle. Gesto eroico davvero, forse un po’ troppo eccessivo riguardo la mania di protagonismo ma è una mia personale opinione; alla fine non è l’unico che si è sacrificato e potrebbe condividere il titolo di ‘eroe della situazione’. Come in tutte le guerre non tutti possono uscirne vivi e pure in questa guerra qualcuno ci lascerà e cambierà profondamente coloro che rimangono. Tralasciando la guerra a livello di intrecci amorosi tra gli altri protagonisti di questa saga iniziano a intravedersi i primi input per quelli che diventeranno le trame dei prossimi libri (non mancheranno i triangoli e le guerre tra ship) e con mia grande gioia posso dare un caloroso arrivederci ai Freysand che alcune volte hanno quasi rotto gli zebedei e do il benvenuto a una delle mie ship preferite di questa saga…(non vi dirò chi sono altrimenti mi denunciano per spoiler)

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