L’uomo che cambiò il futuro di G. B. Thistle

 

Benvenuti in una nuova recensione di un titolo scritto da un autore emergente! Iniziamo subito a parlare di questo libro!

Siamo nel 2301  e per la prima volta nella storia dell’umanità verrà inaugurata la prima macchina commerciale per i viaggi temporali. Ari, Ted, Liza, Erika e Geno sono dei ragazzi che verranno coinvolti  in qualche modo in quest’evento. I ragazzi però non sanno che dovranno compiere una corsa contro il tempo in epoche e mondi diversi per cambiare quello che è il loro presente.

Quando ho chiesto questo titolo all’autore (che ringrazio per la copia e per l’attesa di leggere questa recensione) pensavo di trovarmi davanti a un libro o scritto talmente male da chiedermi perché l’autore avesse scritto una storia così intricata se non ne aveva le capacità oppure davanti a un libro talmente astruso da mollarlo dopo poco. Invece mi sono trovato davanti a una storia incredibile e ben scritto.

L’autore infatti riesce a mettere insieme tanti tasselli di puzzle insieme per costruire una buona storia. G.B. Thistle riesce infatti a unire cose per se sono astratte, come: Cartesio, gli zombie e i viaggi nel tempo. E fa questa mescolanza in maniera davvero sopraffina. Un altro motivo per cui vi consiglio caldamente questo libro è lo stile di scrittura dell’autore che merita davvero molto. Infatti l’autore riesce a coinvolgerti nella storia senza usare un dizionario troppo arzigogolato senza però risultare troppo banale o per bambini. Anzi l’autore riesce a creare un binomio tra uno stile di scrittura semplice e uno invece più articolato e “elegante”.

In questo romanzo di sicuro non mancano i colpi di scena, basti pensare al finale che mi ha letteralmente sorpreso. Non pensavo che la storia potesse finire così è stato un vero e proprio colpo di scena. In conclusione vi consiglio questo libro perché merita davvero è perché è una storia che ti coinvolge e che ti rende partecipe delle avventure che i ragazzi vivono. Poi la scelta di inserire Cartesio l’ho trovata davvero ben azzeccata e ben architettata. Infatti il personaggio di Cartesio non risulta buttato lì a caso solo perché bisognava andare nel passato, anzi la caratterizzazione del personaggio storico mi ha piacevolmente sorpreso. Voglio fare i complimenti a quest’autore per aver scritto un buon libro come questo. Spero per l’autore di vederlo presto pubblicato per una grande casa editrice italiana e spero anche di vedere un secondo capitolo di questo titolo o perlomeno un libro di quest’autore che parli di viaggi nel tempo.

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