Ossi di seppia: Il rumore della memoria Recensione

 

Benvenuti in una nuova recensione.

Questa docu-serie è ideata per ripercorrere le vicende della storia italiana più recente. Dal disastro di Seveso del 1976 al crollo del Ponte Morandi, passando per l’assassinio di Giulio Regeni e le dimissioni di papa Benedetto XVI, gli eventi impensabili, che hanno segnato il corso della storia e il nostro modo di guardare il mondo, vengono riletti alla luce di nuovi indizi e dettagli preziosi per permetterci di comprendere in modo più chiaro e consapevole l’attuale presente segnato dalla pandemia. La memoria di ieri viene così recuperata attraverso le immagini delle Teche Rai e le fotografie d’archivio e i suoi fili riannodati e riconnessi all’oggi grazie al racconto accorato di testimoni d’eccezione, protagonisti all’epoca dei fatti.

Quando la Rai ha annunciato la pubblicazione settimanale di questa serie ero molto curioso di capire di cosa trattassero le puntate perché sono abbastanza curioso sulla storia recente soprattutto se non conosco alcuni fatti, come il disastro del Seveso o la strage di Viareggio. Ecco tutto molto bello sulla carta nella pratica un po’ meno. Infatti, a mio parere, lo spettatore viene agonizzato da puntate con minutaggi differenti che a volte risultano eccessivamente troppi. Mi sono ritrovato infatti ad annoiarmi davanti al televisore per delle puntate che a mio parere potevano anche non essere fatte o comunque sarebbero state più interessanti se più forte. Un esempio che rappresenta bene questa mia affermazione lo possiamo vedere nelle puntate dedicate a Nilde Lotti e a Chernobyl. Due puntate che davvero avrei voluto stoppare e terminare la visione a metà, ma alla fine la curiosità mi ha spinto ad andare avanti.

Un’ altra caratteristica che ho gradito meno di questa docuserie è che data strettamente negli anni in cui è uscito questo prodotto originale RaiPlay, ovvero l’annata 2020/2021 e quindi di riflesso quelli del COVID. Ecco in alcune puntate, tipo quella di Chernobyl, a mio parere vengono evidenziato fin troppo i due eventi risultando più una puntata sulla correlazione tra il COVID e il disastro di Chernobyl che una puntata per ricordare e commemorare tutto quello che è stato Chernobyl. Tutto sommato però è una serie che vi consiglio perché è un ottimo modo per scoprire di più sulla nostra storia tramite fatti magari poco noti come quello del metodo di Bella o di casi più celebri come il caso di Cogne e quello di Giulio Regeni. Un consiglio che vi do quando guardate questa docuserie su RaiPlay è di non guardare le puntate in una sorta di binge-watching perché se no ne uscirete davvero matti a dir tanto.

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