Riassunti cinefili #8: Inizi 2021

 

Anche nel 2021 vi porto la mia rubrica nella quale vi parlo delle visioni cinematografiche che ho visto nei primi mesi del 2021 (ovvero: gennaio,febbraio,marzo ). Cominciamo subito!

Iniziamo questa carrellata di film con un film adatto al freddo di gennaio ( ed è stato molto freddo gennaio). Sto parlando di Natale al Plaza, film a tema natale che ho recuperato sempre su RaiPlay (grande piattaforma di film natalizi ahaha). Che dire anche questo mi è piaciuto molto, devo dire che secondo me è tra i migliori film natalizi che io abbia visto sinora. Ah e anche in questo film c’è lo stesso attore protagonista del film di cui vi avevo parlato nell’articolo precedente di questa serie ( mi pare si chiamasse qualcosa come pagine d’amore). Ormai quell’attore fa solo film natalizi mi sa ahaha. Tutt’altro genere è Chiara Lubich: L’amore vince tutto. Film per la tv (Rai 1) sulla figura di Chiara Lubich. Una personalità italiana che devo dire non ho mai approfondito più di tanto poiché non mi ero mai interessato alla sua storia. Devo dire però che questo biopic Rai è stato davvero interessante perché la figura di Chiara Lubich è una figura illuminante che deve farci riflettere parecchio su come dovremmo rapportarci con gli altri e con il mondo. Interessante io vi consiglio di recuperarlo! Credo in vita mia di non aver mai visto film più trash di questo di cui vi sto per parlare . I nostri eroi alla riscossa! È un film creato per informare i giovani sul male che la droga può causare e che dire sarebbe stata anche un idea geniale se non fosse che a fare da contorno alla storia ci sono i personaggi dei cartoon più in voga in quell’epoca. Quindi ci troveremo personaggi come: Bugs Bunny, I Muppets, Garfield, Alvin e i suoi amichetti criceti, ma anche Winnie The Pooh che parlano di droga e che c’erano di salvare il fratello della protagonista dal male della droga. Ho amato alla follia questo cartone animato perché è tremendamente trash e cringe che ti diverte vederlo per vedere fino a che punto arriva questo film per parlare degli effetti della droga. Se anche voi volete entrare in questo trip allucinogeno come ho fatto io vi consiglio di recuperarlo su YouTube. Lo amerete! Si può odiare un film Disney? Dopo aver visto il cortometraggio Presto direi di sì. Ho trovato questo cortometraggio urticante come poco, davvero avrei voluto entrare nello schermo e stritolare quel coniglio fastidioso come pochi. Poi ho trovato la comicità di questo corto davvero fastidiosa è davvero urticante. Mi chiedo chi abbia avuto il genio di produrre sta roba perché davvero ha creato uno dei contenuti Disney più brutti e fastidiosi mai creati.


Il primo film di questo quartetto è I care a lot, un film che dal trailer mi aveva incuriosito molto e quindi ho deciso di recuperarlo su Amazon Prime Video e devo ammettere che ho fatto davvero bene. Una bomba di film davvero tanta roba. Ho amato molto come hanno deciso di impostare questo film perché nel suo essere quasi surreale in qualche modo è anche tristemente reale. Ve lo consiglio davvero con il cuore, poi l’attrice protagonista secondo me è stata davvero perfetta in questo ruolo. Perfetto invece non è il secondo lungometraggio di cui vi parlo. Il talento del calabrone infatti è una pellicola cinematografica italiana con evidenti problemi , di cui vi ho parlato nello specifico nella recensione dedicata, sia a livello recitativo che a livello di sceneggiatura. Questo film poteva davvero brillare nel panorama cinematografico italiano invece risulta un thriller con un finale carino, ma secondo me troppo poco per un film con le premesse iniziali che aveva. Passiamo ora a tutt’altro genere cinematografico con Float un corto Disney (il secondo di questi tre mesi che vedo) che tratta il tema del diverso e dell’accettazione del diverso. Un corto che non mostra nulla di nuovo in questo settore, ma che riesce nella sua impresa soprattutto per l’animazione e la regia che sono a dir poco meravigliose e ben fatte. Ve lo consiglio davvero molto rispetto al cortometraggio Presto di cui vi ho parlato poco fa. Tra l’altro questo lo potete trovare su Youtube sul canale ufficiale della Pixar. Se nel primo quartetto vi ho parlato del film della Rai su Chiara Lubich in questo secondo quartetto invece vi parlo del biopic sulla cantante Nada intitolato La bambina che non voleva cantare. Anche qua come per la figura di Chiara Lubich conoscevo abbastanza poco la storia di Nada che grazie a questo interessantissimo e leggerissimo biopic ho scoperto di più su una cantante di cui conoscevo di fama i ritornelli di alcune delle sue canzoni più famose. Rispetto a quello di Chiara Lubich questo su Nada risulta di sicuro più leggero anche per il semplice fatto che quest’ultimo essendo tratto dalla vita di una cantante è molto più scorrevole e leggero anche perché ci sono le canzoni che spezzano un po’ la narrazione della fiction. Ve lo consiglio lo potete recuperare facilmente sulla piattaforma di streaming gratuita della Rai.

Questa terza carrellata sarà all’insegna dei cortometraggi di cui verso la fine di marzo ho fatto una bella scorpacciata. Canvas: Una tela di ricordi è uno di quei film del vasto catalogo di Netflix che nessuno guarda tranne il sottoscritto che in qualche modo se li vede spuntare sotto gli occhi. Questo primo corto devo ammettere che è abbastanza deludente e scontato. Non mi aspettavo granché, ma comunque qualcosa di più rispetto a quello che è veramente poi. Non ve lo consiglio molto, non perché sia brutto perché in realtà non lo è però comunque non aspettatevi tutta sta grande roba. Non è un cortometraggio il secondo film di questo quartetto. Yes Day è infatti un family movie di Netflix che ho disprezzato con tutto me stesso. Un family movie davvero terribile avrei preso a schiaffoni tutti i personaggi principali soprattutto i bambini. Non so perché Netflix decida di produrre o comunque acquistare titoli del genere. Evidentemente costeranno talmente poco che pur di avere qualcosa di nuovo sul catalogo acquistano a gogo prodotti di una mediocrità del genere. Di questo film non ho apprezzato nemmeno il doppiaggio italiano che non mi ha fatto impazzire anzi l’ho trovato abbastanza scadente. Un prodotto di qualità è invece il secondo cortometraggio, sempre di Netflix, Cops and robbers. Un cortometraggio schietto senza fronzoli che con un miscuglio di diversi stili di disegno e la realtà racconta con un tono forte l’attualità. Un ottimo prodotto attuale che ci fa riflettere sul movimento Black Lives Better e su quanti passi in avanti debba fare la società e l’uomo per una pace interiore ed esteriore che quindi ci porti al rispetto degli altri. Ve lo consiglio perché impegnerà poco del vostro tempo, ma sarà una visione tosta che vi farà venire un nodo alla gola davvero forte.Ultimo film/cortometraggio di questa terza carrellata a tema cinema è un corto molto vecchio che ho recuperato su Youtube perché ormai non ha più diritti di copyright. Sto parlando di Due gatti contro Titti, un corto che ci fa vedere sotto un punto di vista differente il Titti dei Looney Toons. Infatti ci troviamo davanti a un uccellino senza il suo manto giallo tipico, ma soprattutto più schietto e cattivo rispetto a quello che è negli attuali cartoni dedicati ai Looney Toons. Molto carino per essere un prodotto abbastanza vecchio, pensavo di trovarmi davanti a un prodotto particolarmente noioso e invece mi è garbato molto.

Se avete visto qualcuno di questo film fatemi sapere se vi sono piaciuti o meno che sono davvero interessato! Alla prossima!

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