Ricordi di una giovinezza troppo breve di Lorenzo Pagiaro

 

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In questa autobiografia l’autore ci fa immergere in quella che è stata la sua vita. Entriamo quindi nello spaccato della sua dura quotidianità degli anni 70. La giovinezza dell’autore non è di sicuro la migliore,infatti il padre tiranno obbliga la moglie e i figli a sottostare alla sue regole. Il padre oltre a obbligare i figli a lavorare il prima possibile obbliga l’intera famiglia a mettere in atto le sue pazze idee che se non fosse per il locale che gestisce la moglie potrebbero la famiglia senza soldi.

Prima di leggere questo libro avevo qualche dubbio sulla sua utilità come autobiografia, ma anche come libro in se. Questo perché avevo paura che potesse rivelarsi una delusione, invece è stata una lettura davvero piacevole e che mi ha intrattenuto parecchio. I punti di forza che mi hanno fatto apprezzare questo volume sono molteplici, ma andiamo ad analizzarli nello specifico: lo stile di scrittura dell’autore è davvero scorrevole e mi ha permesso quindi di non rimanere appesantito dalla lettura anzi mi ha permesso di rimanere avvolto dalla storia dell’autore fatta eh esperienze davvero variegate. Sempre grazie allo stile di scrittura dell’autore e a come l’autore ha deciso di impostare il suo libro mi sono trovato davanti a una lettura che in alcuni punti mi ha fatto ridere come un matto e in altri punti invece mi ha fatto davvero riflettere. Riflettere nel senso che mi ha fatto capire come a volte la vita nonostante sia tosta bisogna prenderla in mano e godersela al massimo. Inoltre questa lettura mi ha permesso di capire come a volte il mio lamentarmi per quello che mi succede nella mia quotidianità perché i miei problemi in confronto di quelli di altri esseri umani sono davvero una bazzecola.

L’ultimo punto di forza, a parer mio di questo volume è che grazie ad esso possiamo scoprire uno spaccato dell’Italia dell’epoca differente da quello che abbiamo in mente e proprio per questo ultimo fattore ho apprezzato maggiormente questo titolo. Questo perché adoro scoprire quella che era l’Italia prima che nascessi e che ha caratterizzato l’infanzia dei miei genitori e dei miei parenti. In conclusione vi consiglio davvero molto questo libro non perché mi sia stata inviata una copia cartacea in omaggio, ma perché vi troverete davanti a una lettura che vi appassionerà e nella quale vi immergerete completamente entrando in empatia il protagonista con tutte le vicende piacevoli e non che gli succedono. 

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