Rosso Violento di Loredana Falcone e Laura Costantini

 

Benvenuti in una nuova recensione!

Devo ammettere che mi aspettavo molto da questo libro. Sono un’amante dei crime, anche se ultimamente ne leggo pochi, e per questo avevo proprio voglia di una bella storia che mi tenesse con il fiato sospeso.

Purtroppo non è stato così…o meglio per certi versi lo è stato. La scrittura infatti è scorrevole, e il ritmo incalzante in alcuni punti, ha tenuto vivo il mio interesse, anche se mi è mancato quel “qualcosa” che mi facesse dire: Wow! La storia è stata abbastanza prevedibile, a quasi metà libro avevo capito chi fosse l’assassino. Ma quello che mi ha fatto storcere un po’ il naso è stata la protagonista Ashely Marler, secondo me personaggio poco riuscito. All’inizio ha delle intuizioni senza nessun fondamento, che mi hanno lasciata un po’ sconcertata. Dopo migliora, però purtroppo non si è creato quel feeling che mi aspettavo, anche se le premesse c’erano tutte, e forse questo ha influito un po’ sul mio giudizio.

Passiamo alla trama: Ashley Marler, è un agente della sezione Giovani e Comunità che si occupa di casi che riguardano abusi e molestie. Il suo sogno però è di diventare agente della sezione Unità vittime speciali. Vuole essere un detective e risolvere casi di omicidio, e questo suo aspetto e la sua determinazione mi sono molto piaciuti. Sfortunatamente il capo del Dipartimento, il Capitano Vernon, oltre ad essere maschilista, non la vede di buon occhio, e così per il momento si deve accontentare del suo lavoro. Arrivano delle nuove reclute, e Ashley viene affiancata a Sandy Delano. Contemporaneamente compare un nuovo serial Killer, Rosso Violento, che mette in subbuglio il Dipartimento. Il caso viene affidato al tenente Greyford, innamorato di Ashley da sempre, e che presto oltre ad indagare insieme, inizieranno una relazione sentimentale.

Quello che mi ha lasciato perplessa è come Maler subito, pensa che ci sia qualcosa di strano in Sandy, tanto che la tiene sotto controllo. Per non parlare del suo rapporto con il tenente. Non mi ha per nulla convinto. Trama con pochi colpi di scena, anche se le autrici riescono comunque a invogliare la lettura. Questo grazie al Capitano Vernon, che secondo me è stato una sorpresa e lui, la sua storia e la sua evoluzione hanno fatto la differenza, ravvivando così la storia.Lettura piacevole che mi ha tenuto compagnia, anche se è mancato quel qualcosa in più per farmela apprezzare in pieno. Consiglio il libro a chi ha voglia di un po’ di adrenalina.

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