Segnalazione: Tre passi nel delirio di Herbert Zambelli

 

Oggi qui sul blog voglio segnalarvi un titolo davvero interessante!

Titolo: Tre Passi nel Delirio
Autore: Herbert Zambelli
Genere: Giallo /Thriller
Pagine: 240
ISBN: 9788894506082
Anno: 2020
Editore: N.M. Book

Trama:

Un commissario in cerca di redenzione. Un serial killer che uccide per liberare il mondo da un virus mortale. Un assassino professionista che gioca con la nera signora, in un paese vittima di una maledizione.E Inverni che, con le sue geniali intuizioni, dovrà cercare di risolvere il caso, a volte rischiando la sua stessa vita.Tre storie, un unico filo: la Morte, che mischierà le vite di tutti come un mazzo di carte.Sei pronto a vedere quanto può essere nero l’animo umano?

Biografia dell’autore:

Herbert Zambelli è nato a Bergamo il 27/09/74, padre di tre figli. Lavora come infermiere in una clinica bergamasca. All’età di 30 anni ha il suo primo approccio con la scrittura, scrive con il fratello una sceneggiatura per un cortometraggio. Nel 2020 partecipa al progetto benefico 22 battiti d’ali con altri scrittori esordienti, con un suo racconto sulla resilienza in perdiodo di covid-19, il ricavato viene devoluto in beneficenza. Il 25 settembre esce “Game Over” PAV edizioni ed ora “Tre passi nel delirio” edito da nmbookworld.

ESTRATTO: 

Entrai nello studio, vuoto e silenzioso. La scientifica aveva portato via buona parte delle cose dalla  stanza, rimaneva solo la scrivania macchiata di sangue. 

Presi una sedia e mi sedetti al centro dello studio per avere una visuale a trecentosessanta gradi  della stanza. Non esiste il delitto perfetto, nessun assassino riesce a non lasciare tracce, un capello,  della saliva, profumo, un’impronta seppur parziale…qualcosa doveva pur esserci. Gli indiziati non  erano professionisti del crimine, dovevano aver fatto qualche sbaglio, dovevano avermi lasciato un  indizio. In quell’istante Minetti entrò nella stanza. 

« Che cazzo ci fai qui? » 

« Mi…mi scusi, commissario, ma c’è il vicequestore al telefono e vuole parlare con lei, dice che è  urgente.. » 

« Digli che arrivo subito… » rimasi ancora un attimo nella stanza, sapevo cosa voleva il vice  questorevicequestore, dovevo giocarmi bene ogni mossa se volevo la mia libertà. Uscii dalla stanza  e presi il telefono dalla mano di Minetti. 

« Vice questore, sono Pezzini, scusi se l’ho fatta attendere, ma stavo finendo di controllare una cosa.  ». 

« Come stanno andando le indagini? » mi rispose in modo poco garbato, potevo capirlo, ma mi  infastidiva comunque che usasse quel tono con me. 

« Ho appena finito di interrogare le presone presenti ieri notte in casa, per ora ho solo un indizio,  che penso sia fondamentale. Il conte li aveva convocati per ricattarli, voleva estorcere a ognuno di  loro 25000 euro, questo è il movente. L’arma del delitto ancora non è stata trovata, ma la scientifica  insieme ad alcuni agenti stanno setacciando il giardino e controllando la roggia fuori dalla villa del  conte. » 

« Pezzini, lei sa che deve chiudere velocemente, ho già il capo della polizia al culo, Ferrandi è un  cognome influente non solo in quel buco di paese, dunque vediamo di fare le cose bene e veloci,  sono stato chiaro? »

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