Astra Lost In Space #1 di Kenta Shinohara

 

Ritorno dopo un sacco di tempo a parlarvi di un manga. Questa volta non di un manga edito in Italia da J-Pop ma da Star Comics.

In un futuro prossimo i viaggi nello spazio sono la normalità. Una scolaresca parte per una gita scolastica su un altro pianeta. I ragazzi però vengono lasciati da soli dai propri insegnanti ed un incidente inatteso porterà i giovani in un’odissea fantascientifica e a una lotta per la sopravvivenza.

Su questo manga avevo letto e visto delle recensioni sul web perchè era un titolo che davvero mi interessava particolarmente. Poi grazie all’iniziativa della casa editrice Star Comics di rendere gratuiti dei titoli del loro catalogo sono riuscito a leggerlo.

E che dire ne sono rimasto davvero deluso. Ne avevano parlato davvero bene e quindi mi aspettavo una cosa eccezionale. Invece mi sono ritrovato davanti a un manga che non è riuscito a tenermi incolato alle pagine e a farmi venir voglia di leggere i prossimi volumi. Anzi mi ha lasciato una sorta di “odio” dentro. Questo perché ho trovato i personaggi principali di questo volume ,ovvero Kanata e Aries , fastidiosi e stereotipati come poche cose su questo pianta. Il primo, il classico ragazzetto degli shonen pieno di se con un passato tragico che però è abbastanza scemotto. Credo di non aver mai visto e letto un personaggio così caratterizzato male, ma talmente male che ti viene voglia di entrare nel fumetto e prenderlo a mazzate in testa.Ovviamente penso che andando avanti con la lettura (cosa che non farò) in qualche modo diventerà il “salvatore” e un po’ si redimerà perché senza i suoi amichetti non può far nulla.

La protagonista femminile di questo volume, ovvero Aries , è la classica ragazzetta degli shonen tonta come non so cosa che dovrebbe intenerire in qualche modo il lettore, ma che in realtà fa tutt’altro effetto. Davvero in alcuni punti ho sperato che in qualche modo si levasse di torno per non vederla più. Di questo manga ho apprezzato principalmente soltanto poche cose, che sono: i disegni che sono davvero belli, ben realizzati e dettagliati. Mi è piaciuto anche la parte dedicata al personaggio di Quiette, che nonostante anche lei fosse un personaggio abbastanza stereotipato all’interno dei canoni dello shonen più classico, è riuscita ad entrarmi un po’ dentro e a quindi sono riuscito a empatizzare con lei. L’ultima cosa che ho apprezzato di questo volume sono le ambientazioni dei pianeti che ho davvero apprezzato poiché sono bizzarre e davvero ben realizzate.

In conclusione non vi consiglio di leggere questo manga poiché davvero non è niente di speciale, ma soprattutto se siete un po’ simili a me a fine lettura vi ritroverete con una voglia di spaccare qualcosa intorno a voi.

Spero che questa recensione vi sia piaciuta! Alla prossima!

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