Chi salverà Giò dal suo tablet? di Alessandra Cerretti e Albertina Neri

 

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Giò è un bambino timido e, come accade a tanti altri, passa molto del suo tempo davanti al tablet, isolato, alla ricerca di divertimento e forse anche cercando in questo modo di evitare l’insicurezza che il contatto con gli altri gli procura. Raccontando alcuni semplici e buffi episodi, la storia vuol far emergere il danno che deriva smodato della tecnologia, incoraggiando a uscire per giocare all’aria aperta e, soprattutto, in compagnia degli altri.

In questo breve racconto per bambini ci immergiamo in una tematica davvero importante, ovvero il problema dell’utilizzo dei dispositivi tecnologici come tablet e telefoni da parte di ragazzi e bambini. L’autrice lo fa mostrandoci la storia di un bambino timido che si diverte solamente con il suo tablet e non con i bambini richiudendosi così in un mondo immaginario. L’autrice quindi fa “impazzire” il tablet del piccolo per fargli capire come sia bello giocare con gli altri bimbi all’aperto.

Se mi seguite su siti come Goodreads avete potuto notare come io abbia dato solamente due stelline su cinque a questo libro per bambini. Questo perché se l’intento dell’autrice
è lodevole, ma la riuscita, secondo me, non è delle migliori. Infatti ho trovato che il libro quasi demonizzasse il fatto che Giò giocasse con il tablet e che quindi che la tecnologia fosse quasi solo un male e che invece il gioco all’aperto la cosa migliore per un bambino. Ovvio che la tecnologia abbia i suoi contro, ma anche i rapporti umani li hanno e quindi ho trovato questa lettura abbastanza stereotipata e limitata. Avrei, infatti, preferito che al bambino venisse mostrato sia come la tecnologia possa essere un bene e allo stesso tempo anche il gioco all’aperto sia un opzione da tener a mente quando ci si vuole divertirsi. Ovviamente avrei preferito un ampliamento della storia senza che poi risultasse una palla mortale per il lettore o che risultasse di difficile comprensione per un pubblico di bambini.

Essendo un volume illustrato non posso non parlare dei disegni presenti in questo libro. Ho trovato le illustrazioni presenti in questo volumetto davvero carine e colorate perfette per attirare sia un bambino sia chi magari vuole ritornare all’infanzia dove tutto era più colorato (ma anche per gli eterni Peter Pan). Un’altra cosa molto carina che ho apprezzato in questo libro è la scelta di inserire dei giochi semplici, ma divertenti in tema con la storia narrata precedentemente. Quindi un bambino a fine lettura potrà divertirsi facendo delle attività molto carine e non è da tutti i libri per questo target avere uno spazio in cui il bimbo può andare oltre la lettura intrattenendolo anche a livello ludico.

In conclusione vi consiglio l’acquisto di questo titolo? No, non ve lo consiglio perché personalmente l’ho trovato poco stimolante e abbastanza “incompleto” come già detto in precedenza. Ci tengo a precisare che non è però un libro terribile da bruciare nel caminetto per riscaldarsi, ma è un titolo che personalmente non consiglierei se fossi un libraio (consiglierei altri titoli per bambini a mio parere più validi di cui ve ne ho parlato già sul blog). Mi dispiace un po’ che questo libro non mi abbia colpito più di tanto perché la casa editrice che l’ha pubblicato pubblica (scusate il gioco di parole) davvero validi e quindi avevo magari delle aspettative un po’ troppo alte.

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