Marcus e il destino di un samurai di Matteo Carraro

 

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In un Giappone di suggestioni e leggende, l’omicidio dell’imperatore Gouda e di sua figlia Aimi apre le porte all’era del principe Keiko. Quando, sei anni dopo, il giovane entra nelle mire dell’assassino, lo speziale di corte e samurai dell’orso, Kusunoki, decide di mettersi in gioco per salvare la vita del sovrano, ma il suo destino è intrecciato a doppio filo con quello del piccolo Marcus.

Anche se la trama mi aveva intrigato, ammetto che ero un po’ scettica, perchè libro è consigliato anche ad un pubblico giovane (dai 12 anni in su). Per fortuna questo limite non mi ha mai fermato, e sono contenta di averlo letto, perchè il libro mi è piaciuto.
Si è vero, la scrittura è molto lineare, semplice, ma anche molto intrigante e coinvolgente. Da subito l’autore ci catapulta in un Giappone antico, con protagonista la principessa Aimi. Quanto ho amato questa ragazzina forte e determinata! Purtroppo lei e suo padre muoiono, e la storia fa un balzo in avanti a sei anni dopo, sotto il regno del fratello, il giovane principe Keiko. Conosciamo così lo speziale Kusunoki, che in realtà è un samurai dell’imperatore, il quale inizia ad indagare su degli episodi, e delle morti sospette, che accadono a corte. Con lui conosciamo anche il piccolo Marcus, suo vicino di casa al quale è molto legato. Da questo punto in poi seguiamo sia le indagini di Kusunoki, sia le giornate del piccolo Marcus, e piano piano le loro storie si intrecciano per un finale a sorpresa.

E’ stata una lettura davvero piacevole. Mi ha anche incuriosito, e intenerito il cuore in alcuni punti. Molto dolce Marcus. L’autore poi è stato bravo. Le descrizioni delle leggende e delle usanze non mi hanno annoiato, anzi le ho trovate stimolanti, ed è un bene visto che è destinato ad un pubblico giovane. Le descrizioni dei luoghi mi hanno fatto immaginare le scene, facendomi entrare nella storia. E i personaggi, non sono né troppo superficiali né troppo intensi. Li ho trovati “giusti” e interessanti al punto da coinvolgere il lettore nelle loro avventure. Insomma una lettura leggera, ma non troppo.

L’unica cosa che mi ha un pò disorientato, è stato il titolo del libro. Mi aspettavo di leggere subito di Marcus, e invece fino a quasi metà della storia non si vede. Però per il resto niente da dire.

Consiglio ovviamente la lettura ad adolescenti, ma anche a quegli adulti a cui piace ancora sognare e tornare un po’ ragazzini. Per trascorre qualche ora di relax.

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