Tokyo a mezzanotte di Mia Another

 

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I sogni di Hailey stanno per realizzarsi: ha un biglietto di sola andata per Tokyo, dove l’aspetta il fratello Jamie, che vive in Giappone già da qualche anno, e un colloquio di lavoro in un’importante società. Appena arrivata, scopre che Jamie è nei guai. Decisa ad aiutare il fratello, accetta il lavoro che, dal primo giorno, si rivela un incubo: il giovane CEO, Naoki Saito, è un uomo arrogante che la tratta in modo supponente e le assegna incarichi e retribuzione da stagista. Per guadagnare di più Hailey decide di fare la hostess, un club per soli uomini. Ma la sera in cui proprio il suo capo Naoki varca la soglia del locale in cerca di compagnia, è l’inizio di un’avventura sconvolgente e pericolosa, che la porterà alla scoperta di una parte di sé, nascosta e misteriosa

È il secondo libro che leggo di questa autrice. Il precedente “Come petali di ciliegio” è stato un uragano di sentimenti e l’ho letteralmente amato. Pertanto mi aspettavo che anche questo libro fosse travolgente e intenso. Invece no. Tanto che mi sono chiesta se non avessi sbagliato libro, ma l’autrice era quella giusta e il libro era quello giusto.

La trama è semplice, e i protagonisti simpatici, ma il fatto che il fratello le trovi lavoro in una specie di night club, come hostess, devo dire che mi ha un pò spiazzato. Per quanto innocente sia il club di accompagnatrici, e mi è piaciuta l’amicizia che piano piano si instaura tra le ragazze, vi devo dire non mi è andata troppo giù. Anche perché lei lo accetta così senza pensarci troppo. Sarò io che sono antiquata, ma mi ha dato un po’ fastidio. Però capisco che serviva ai fini della storia, in modo da avvicinare Naoki e Hailey al di fuori dell’ufficio, creando una situazione più intrigante. Infatti da qui c’è la svolta. Il libro diventa divertente, romantico e molto dolce. Belle le descrizioni della città di Tokyo, ci si immerge totalmente.

La cosa interessante è che la storia romantica tra i due protagonisti, mette a confronto due culture: quella americana e quella giapponese. L’idea mi è piaciuta, ma, secondo me, non è stata gestita bene. Quello che mi ha dato fastidio, è che ci viene spiegato poco di entrambe le culture, mettendo in risalto più che altro le qualità negative dei giapponesi, che sono rigidi, si basano sulla forma, sulla tradizione, e hanno regole per qualsiasi cosa, mentre gli americani sono più liberi in tutto. Avrei preferito che ci fossero più spiegazioni per entrambe, motivandone il perché. Poi ovvio, stiamo parlando di una commedia romantica, quindi ci sta che non sia troppo profondo su alcune questioni, ma alcune frasi buttate li così mi hanno infastidito. Nel precedente libro era stata così delicata nel trattare le differenze culturali, e mi aspettavo che anche qui facesse la stessa cosa. Solo da metà in poi, ho finalmente ritrovato l’autrice di cui mi ero innamorata, ma ormai la magia si era un po’ spenta.

Il libro è molto leggero, è stata una ventata di aria fresca che mi ha fatto bene, ma mi aspettavo altro e mi ha lasciato un po’ una sensazione di non finito, di non approfondito. Ma ovviamente questa è una mia opinione. Avevo delle aspettative che non sono state del tutto esaudite. In più sono un po’ pignola. Ho bisogno che storia e personaggi siano in 3D, quelli troppo semplici mi lasciano sempre un po’ di amaro in bocca. Ma la storia è più che godibile, sicuramente vi piacerà. Da leggere per qualche momento di spensieratezza.

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