La figlia del re dei pirati di  Tricia Levenseller

 

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Alosa, capitana di una nave pirata, ha diciassette anni e una missione: recuperare un’antica mappa, chiave per trovare un fantastico tesoro. Per riuscirci, si lascia catturare dai pirati nemici che la nascondono sul loro vascello. Tra lei e la mappa c’è solo un ostacolo: Riden, il secondo di bordo, ovvero il suo rapitore, che si dimostra più intelligente e abile del previsto, oltre che bello in modo sleale. Ma niente paura: Alosa ha più di un asso nella manica, e nessuno potrà riuscire a fermarla; né a ostacolare la sua rocambolesca ricerca della mappa.

Questa recensione contiene spoiler

Quando viene catturata dai pirati della Night Faer, Alosa attua il suo piano per recuperare una parte di mappa in possesso del capitano e consegnarla a suo padre, il Re dei pirati.
Sembra un piano facile all’inizio: sgattaiolare fuori dalla sua cella mentre sottocoperta tutti dormono e recitare la parte della prigioniera durante il giorno; ma non aveva fatto i conti con Riden, il fratello minore del capitano. Tra loro inizia un indecifrabile gioco di sguardi e di frecciatine. Gli interrogatori si fanno sempre più intimi e il loro rapporto non è più quello del rapitore e della vittima. Che sia tutto un piano per recuperare la mappa?
Ultimamente ero nel mood della pirateria grazie al live action di One Piece (Netflix ti sono grata per questo) e all’ennesimo rewatch dell’anime con il quale sono cresciuta. Quando ho trovato questo titolo in un reels su Instagram non potevo non leggerlo!
Partiamo da una cosa che può trarre in inganno: Alosa non è la figlia di Luffy (Rubber) e nemmeno una sorella segreta di Ace se ve lo stesse chiedendo.
Nonostante avessi letto la trama su internet all’inizio ero convintissima fosse con Draxen la love story e ho seriamente temuto per un triangolo amoroso. Questa convinzione è durata giusto un paio di capitoli: diciamo fino a quando non ho letto di Riden, fratello di Draxen e suo secondo. Alosa non è come come tutte le protagoniste di YA che vorresti sbattergli la faccia contro un muro per farle capire quanto sia scema in certe situazioni; no signori la nostra protagonista ha più attributi di certi ragazzi a volte: lei è una calcolatrice e sempre con la testa sulle spalle per raggiungere le missioni che suo padre le assegna senza il minimo errore. Lei è spietata non tentenna davanti alla morte, e non si preoccupa di causarne più di quelle necessarie se non c’è uno scopo dietro. Sembrerebbe essere un’arma davvero letale ed è stata addestrata per esserlo: ma nessuno l’ha addestrata contro Riden o in generale contro i sentimenti.
Lui, il suo rapitore leale in modo incondizionato a suo fratello ma con un codice d’onore e non molta voglia per le scorribande; è un perfetto Will Turner della famosa saga ‘Pirati dei Caraibi’. È un gentiluomo anche se un pirata: non tocca nessuna donna che non brami la sua compagnia e non ama molto lo stile di vita dell’uomo di mare che ha come fragranza l’eau de parfum al pesce. A differenza di Alosa, Riden non è così deciso su cosa crede, ha un comportamento molto altalenante su cosa vuole e su cosa fa. È un po’ troppo confuso il ragazzo e questo lo rende un personaggio interessante per quanto riguarda il modo di agire perché non si sa mai cosa seguirà tra cuore e testa. Questo suo modo imprevedibile esce nelle situazioni di alta tensione emotiva con Alosa o nei momenti di criticità durante i duelli di qualsiasi tipo nel quale vuole proteggere chi ama e fare la cosa giusta.
L’unica cosa certa di questa coppia è la loro attrazione fatale verso l’altro che può sfociare in una battaglia fisica o mentale; in entrambi i casi vi lasceranno sempre con una voglia di continuare a leggere la pagina successiva. L’unico a capire davvero Alosa e a conoscerla veramente per quello che è e non si lascia intimorire e la protegge in più occasioni; lei apparentemente pronta a fare qualsiasi cosa per compiacere suo padre cede davanti a qualcosa che non riesce a controllare e spiegare nemmeno a se stessa. Un rapporto intimo e altalenante che spero diti pure nel secondo capitolo che in Italia uscirà a gennaio del prossimo anno e purtroppo per noi ci tocca aspettare. Chissà se nel secondo capitolo conosceremo anche la madre si Alosa e vedremo anche la potenza del Re dei pirati; oppure una coppia felice che se ne sbatte dei problemi del mondo per preservare quello che hanno. L’unica cosa certa è l’attesa che mi aspetta per il sequel e l’ansia di leggerlo

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