Caos di Maria Claudia Sarritzu

 

Benvenuti in una nuova recensione!

Il tempo della 83 è agli sgoccioli, il loro dominio sta per terminare e l’ultima speranza rimasta per far sì che ritorni la quiete è proprio Levi. Rinchiuso nella sede centrale di Quiet Hills, senza alcun ricordo di Sam e degli ultimi anni della sua vita, l’esito della partita dipende da lui, l’asso nella manica che può determinarne la vittoria. Sam nel frattempo si allea con i ribelli, che preparano un piano per assediare l’edificio. Testarda e impulsiva, rischia la vita per salvare Levi e cercare di fargli tornare la memoria. Non solo perché si ricordi di amarla, ma anche perché condivida con loro il progetto segreto della 83, prima che sia tutto perduto.

Le seguenti frasi possono contenere spoiler e/o riferimenti espliciti a fatti accaduti nel libro, se non lo avete ancora letto è sconsigliata la lettura. Poi non dite che non vi avevo avvisato!

E come un battito d’ali, rapido e quasi impercettibile, sono arrivata alla fine di questa duologia. Non so esattamente quante lacrime io abbia versato, quanti urli o scleri io abbia fatto anche a orari improponibili, tanto da ritrovarmi in versione zombie di lunedì mattina solamente per delle pagine scritte. Era necessario tutti questo? Certo che no. Perché l’ho fatto? Semplicemente perché non riuscivo a staccarmi dal Kindle, era come se fossi entrata nel libro e non ne potessi più uscire: ho sofferto con Sam, ho gioito con lei, ho pianto con lei, e proprio come lei ho trovato l’armonia. No scherzone, non ho trovato l’armonia perché la mia vita e la mia testa sono un totale caos, e non un caos come quello del libro, semplicemente un enorme casino nel quale nessuna cosa è al proprio posto.

Se in Quiete abbiamo conosciuto Levi, Michael, Freddie, Chris e Seth in questo nuovo capitolo dovete dimenticarvi di come erano prima. O almeno dovete dimenticare in parte chi sono o cosa hanno fatto; al loro posto ci saranno altri personaggi che possono starvi simpatici come possono non esserlo, dipende tutto da voi. Una nuova amicizia prenderà il posto dello storico legame che legava Sam a Michael (Michael tesoro posso capire che tu sua ferito, ma baby abbassa la cresta ossigenata, non è il tuo libro e non puoi fare la primadonna!), Seth non si sa dove sia finito e se sia ancora vivo, su questo punto non mi esprimo per la rabbia che mi ha causato con le sue scelte (scelte altamente discutibili a cui poteva porre rimedio in qualche modo,forse). L’unica costante è la testardaggine di Sam e il suo non usare il neurone rimastole, ma l’amiamo anche e soprattutto per quello. Se non fosse stata così impulsiva forse lei e Levi non si sarebbero trovati e la 83 sarebbe ancora al comando di una tirannia.

Come può una ragazza di 21 anni sconfiggere una organizzazione mondiale? Semplice: alleandosi, e creare un accampamento profughi a casa di uni dei capi ribelli! E giocare a fare Romeo arrampicandosi sui balconi altrui, ovviamente facendosi beccare da mezzo mondo. Abbiamo capito che l’amore può far fare cose stupide, e Freddie lo può confermare dato il numero stratosferico di romanzi rosa letti, ma che sia vero amore o una profonda amicizia certe azioni comportano conseguenze immutabili. Se c’è una cosa che ho imparato leggendo ‘Cucchiaia’ su Wattpad o cartaceo è che non tutti arrivano a fine libro e nonostante questo ogni perdita fa sempre male lasciandomi in lacrime. E credetemi se vi dico di avere avuto un momento di mental breakdown per una singola frase. Ero totalmente sotto shock, non ero pronta mentalmente per una cosa del genere. Spero che qualcuno abbia pietà di me e mi chiami uno specialista: un momento prima stavo leggendo, mi sono immaginata tutta la scena, ho cacciato un urlo e infine mi sono ritrovata a piangere spaesata di dove fossi (trovarsi spaesati nella propria camera e rischiare di cadere dal letto non è proprio il massimo della lucidità mentale). Pure adesso, mentre sto scrivendo ho gli occhi lucidi mentre ripenso a tutti quei personaggi a cui mi sono affezionata tanto e non sono riusciti ad arrivare alla fine. Non si meritavano tutto quello che gli è capitato o che gli hanno fatto capitare, spero che siano felici lontano da Quiet Hills, o la città senza nome.

Okay forse sto esagerando a parlare di loro come se fossero reali, anche se per me lo sono stati per ogni singola parola e arrivare alla fine con la consapevolezza di non poterli “vedere” più mi ha lasciato un senso di vuoto, cosa che non mi capita spesso a dire la verità e quando capita mi è difficile buttarmi su un nuovo libro. Quindi spero vivamente che Maria Claudia Sarritzu legga questa breve, o forse lunga, recensione e le venga la pazza idea di scrivere un terzo capitolo della serie. Non sto chiedendo molto, mi basta pure una brevissima one shot su wattpad in cui conferma il ritorno del Levi che abbiamo conosciuto in ‘Quiete’ e non il Levi2.0 di ‘Caos’ resettato; voglio sapere se le cose tra Sam e Michael si sistemano o restano lontani per sempre; voglio sapere se Seth abbia ricevuto un pugno in faccia per quello che ha fatto. Avrei già il titolo perfetto per un possibile terzo capitolo: Armonia. Titolo suggerito da una frase sensata di Chris, il che la dice lunga su come sia messo male il mio mezzo neurone rimasto. Ora me ne torno nel mio piccolo mondo mentale ad ascoltare ‘Amnesia’ dei 5sos pensando di essere Sam senza il suo Levi, mentre aspetto invano un possibile terzo capitolo.

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