Io non assolvo di Vincenzo Stanzione

Oggi vi parlo di un saggio davvero interessante e particolare, ovvero “Io non assolvo” di Vincenzo Stanzione.

Io non assolvo è la biografia di Vincenzo Stanzione. Infatti in questo breve volume l’autore racconta dei processi che ha dovuto subire per via di alcuni “giri loschi” all’interno della CGIL di Napoli. Il sindacalista, Vincenzo Stanzione non si arrenderà davanti a nulla e porterà avanti la sua battaglia per dimostrare la sua innocenza nonostante gli anni che passano senza che il suo caso trovi un colpevole effettivo.

Recensire un libro del genere non è facile perché si basa su una storia vera e quindi c’è poco da commentare. Perché rispetto ad altri titoli raccontando una storia personale non si possono fare critiche sul poco approfondimento di una tematica o comunque della storia. Posso solo dire quelle mie poche impressioni personali che ho avuto a fine lettura del volume. 

Tutto sommato un trovato questo libro una lettura interessante perché mi ha permesso di scoprire una storia che non sapevo, ma soprattutto mi ha permesso di capire quanto la giustizia italiana e non sia a volte fallace per via di alcune persone che non praticano bene il proprio lavoro per interessi vari o per negligenza. Parlando invece del libro in se per se ho trovato la lettura abbastanza scorrevole e coinvolgente. Avrei preferito però che il libro fosse stato scritto in collaborazione con un giornalista o comunque con una persona estranea ai fatti. Questo perché avrebbe tenuto una visione senza prender le parti di nessuno, cosa che ovviamente non avviene in questo titolo perché è la vittima stessa della malagiustizia italiana. Se avessi dovuto “tagliare” una parte di questo libro credo avrei eliminato quelle parti in cui l’autore si dilungava troppo nel parlare di ciò che ha provato, mi riferisco soprattutto all’ultima parte del volume.

In conclusione vi consiglio di leggere questo libro se siete interessati alle storie vere e/o ai casi di malagiustizia italiana perché troverete comunque un titolo interessante e che vi farà riflettere molto sulla giustizia italiana.