Fabbricante di lacrime di Erin Doom

 

Benvenuti in una nuova recensione!

Tra le mura del Grave, l’orfanotrofio in cui Nica è cresciuta, si raccontano da sempre storie e leggende a lume di candela. La più famosa è quella del fabbricante di lacrime, un misterioso artigiano dagli occhi chiari come il vetro, colpevole di aver forgiato tutte le paure e le angosce che abitano il cuore degli uomini. Ma a diciassette anni per Nica è giunto il momento di lasciarsi alle spalle le favole tetre dell’infanzia. Il suo sogno più grande, infatti, sta per avverarsi. I coniugi Milligan hanno avviatole pratiche per l’adozione e sono pronti a donarle la famiglia che ha sempre desiderato. Nella nuova casa, però, Nica non è da sola. Insieme a lei viene portato via dal Grave anche Rigel, un orfano inquieto e misterioso, l’ultima persona al mondo che Nica desidererebbe come fratello adottivo. Rigel è intelligente, scaltro, suona il pianoforte come un demone incantatore ed è dotato di una bellezza in grado di ammaliare, ma il suo aspetto angelico cela un’indole oscura. Anche se Nica e Rigel sono uniti da un passato comune di dolore e privazioni, la convivenza tra loro sembra impossibile. Soprattutto quando la leggenda torna a insinuarsi nelle loro vite e il fabbricante di lacrime si fa improvvisamente reale, sempre più vicino.
Eppure Nica, dolce e coraggiosa, è disposta a tutto per difendere il suo sogno, perché solo se avrà il coraggio di affrontare gli incubi che la tormentano, potrà librarsi finalmente libera come la farfalla di cui porta il nome.

Attenzione a possibili spoiler. (Io vi ho avvisato)

Partendo dal presupposto di non aver nemmeno l’intenzione di leggerlo all’inizio, non per chissà quale motivo profondo, semplicemente non mi attirava; ma avendo le home di qualsiasi social invaso da questo titolo e dalle numerose richieste in biblioteca (quasi 500 prenotazioni) hanno suscitato la mia curiosità. Dopo After, My dilemma is you, The kissing booth, Dalla mia finestra e altri titoli nati su Wattpad e divenuti cartacei le mie aspettative erano molto, molto alte e allo stesso modo è stata grande la delusione a fine libro.

La trama è abbastanza originale: Nica e Rigel ormai adolescenti vengono adottati da una coppia e finalmente possono lasciare l’orfanotrofio dove sono cresciuti per tutta la vita. Due caratteri opposti, due personalità differenti, un lupo e una falena possono riuscire a convivere senza mordersi a vicenda come quando erano al Grave? Anche quando il fabbricante diventa realtà e non resta una storia da raccontare ai bambini.
Come ho detto la trama è abbastanza originale, anche se a dirla tutta ho letto un numero sufficiente di storie su Wattpad con lo stesso argomento per renderla “ripetitiva”, così come il classico cliché dei nomi particolari o di un tratto del viso; saranno pure belli e tutto ma dopo un certo punto si trasformano in noia.

Altro punto a contro è l’eccessiva descrizione di Rigel: sarà pure bello come il sole e dannato come Lucifero, ma cavolo Nica non devi descrivercelo dalla testa ai piedi che manco una radiografia ogni volta che lo incroci. Una volta basta, e se proprio insisti puoi mettercene qualcuna quando si presentano occasioni ghiotte come eventi importanti o al mattino quando ti svegli tra le sue braccia e tu rendi conto di quanto sia perfetto. Non penso proprio che da una descrizione all’altra il suo colore di capelli o degli occhi sia cambiato in modo drastico e permanente, non è necessario ricordarmelo per tutto il libro.
Rigel in confronto non ha dei veri e propri pensieri, in quanto i suoi pov sono in terza persona. A parer mio una delle poche cose di questo romanzo ad avere un bel potenziale sfumato come una nuvola di fumo. Io mi domando il perché di questa scelta altamente discutibile.

Ho trovato noiosetto la solita solfa del “triangolo amoroso” nel quale arriva un povero sfigato che ci prova con la protagonista: di triangoli ne ho abbastanza dai tempi di Twilight e The Vampire Diaries. L’unica cosa positiva,forse, è avere lui come personaggio sottone da anni per la protagonista e non il contrario. Finalmente abbiamo un ragazzo che sbava dietro al suo primissimo amore e ne é consapevole, non come altri casi in cui se ne rende conto troppo tardi. Vorrei solo fare un piccolo appunto a Rigel e in generale a chiunque voglia scrivere un romance: potete far dichiarare i due innamorati davanti a un gelato o in qualsiasi altro modo super romantico e zuccheroso, basta ispirarvi a Romeo e Giulietta o a Jack e Rose.

L’unica cosa che ho capito in tutte queste pagine è l’identità del fabbricante di lacrime; o forse non ho capito niente semplicemente per il fatto di aver iniziato a leggere questo libro mentre ero in aereo e l’ho quasi terminato durante il viaggio di ritorno dopo essere stata sveglia per 20 ore filate. Magari più avanti lo rileggerò e cambierò idea ma ora come ora non ho dei veri e propri commenti positivi. Se mi cercate mi troverete su Wattpad a cercare alti racconti o fan fiction, chi lo sa magari diventeranno pure loro dei best seller o rimarranno dei piccoli diamanti online.

Translate »